Nella logica di sostenibilità ambientale, e proprio per aumentare il contributo alla biodiversità , con il prezioso aiuto di Simona della az. agr. Canonica ai borri, nella primavera 2016 sono arrivate le prime arnie di api ad Agrispes.

Quello dell’apicoltore è un lavoro affascinante quanto impegnativo,  che alle difficoltà dell’interazione con la natura aggiunge la complessità della relazione con gli animali. Ma poter aiutare a crescere queste api con la loro meravigliosa organizzazione sociale (da cui avremmo solo da imparare), è già una grande soddisfazione che ripaga molte fatiche.

Perché le api? Perché il ruolo delle api in natura è fondamentale per l’impollinazione di molte specie vegetali, infatti svolgono un ruolo di  vitale importanza, contribuendo alla salvaguardia della biodiversità vegetale. Le api sono messe in grave pericolo dall’uso di insetticidi, oltre che da patogeni e parassiti naturali, quindi allevare api è anche un obbligo morale per il futuro.

Il lavoro è stato lungo e molto articolato, per scelta. Ho voluto imparare il più possibile e siamo partiti dal montaggio delle arnie, infatti ho costruito con le mie mani le “case” per i miei futuri sciami, passo dopo passo, dalle scatole di montaggio sino alla tinteggiatura con pitture rigorosamente naturali, scoprendo quali sono le preferenze delle api nei colori, nei segni … per finire a montare melari, telaini, fogli cerei …

 …. Ma il lavoro grosso è arrivato assieme agli sciami proveniente dagli amici dell’azienda agricola Uva Spina … il trasporto la mattina presto , il posizionamento e i primi “pinzi”, così, per conoscerci meglio!

Le arnie sono state posizionate Monte Morello, nel terreno di un amico e collega, a 400 metri di quota, dove anche nelle estati più torride potranno comunque trovare acqua e fiori. La fase del travaso nelle nuove case è molto affascinante ma anche molto delicata, sono animali e devono scoprire la nuova dimora con tranquillità.

La stagione iniziale non è stata delle migliori, sbalzi tra caldo e freddo, piogge frequenti, colpi di vento … hanno allungato un po la fase di adattamento, ma le famiglie sono cresciute, cresci, cresci … e intanto io perdo tempo con la burocrazia … e ce n’è voluto tanto di tempo per capire come deve essere fatta la segnalazione al servizio veterinario dell’asl. Ma alla fine ci siamo riusciti, anche grazie all’aiuto delle tante persone con cui mi sono interfacciato nei vari uffici, che a loro volta coinvolte in questo delirio si sono prodigate nel risolvere il problema.

Le api si sino adattate e hanno fatto tanto lavoro, tantissime celle nuove, tanto miele importato nei telai del nido, importantissimo per le loro scorte nei periodi invernali con minore disponibilità, deposizione di uova e larve da crescere … e siamo cresciuti insieme, loro nel numero, io nelle mie conoscenze.

Per ampliare l’esperienza e grazie ad un amico pompiere, sono intervenuto diverse volte a raccogliere sciami di api da siepi o cassettoni delle tapparelle di abitazioni, capire come intervenire non è facile e a volte  la sistemazione per niente agevole., ma abbiamo salvato tanti sciami. L’agricoltura non da’ solo da mangiare, ma vi può aiutare in tanti modi.

Per il 2016 l’obiettivo per le api di agrispes è stato farle crescere e vivere bene, oltre che imparare a stare con loro … presto arriverà anche il miele,  e si aprirà un altro mondo di sapori, profumi e splendidi viaggi in compagnia delle api!